Ultima modifica: 7 Luglio 2017
IL BAMBINO AUTORE > Chi siamo

Chi siamo

Dopo la festa del Bambino Autore a Basiglio nel 2002 avevamo pubblicato nel sito questa riflessione tratta dal libro “I detti di Matteo” di Célestin Freinet:

Forse pensate che la parola cantiere, come quella di lavoro, sia troppo carica di pene, di sofferenze e di ingiusti sacrifici.
Tuttavia guardate se i bambini, quando non sono sotto il vostro controllo, non organizzano dei cantieri di lavoro: per costruire un villaggio di indiani, per fare un buco per terra dove deviare un ruscello, … e che entusiasmo, che accanimento! e che attività! Ah! essi non misurano né gli sforzi né il sudore!
… e il bambino durante la notte sogna il suo cantiere e attende con impazienza il nuovo giorno per ricominciare.
Non credete che se anche la scuola diventasse un cantiere, entusiasmante quanto la capanna degli indiani, se i vostri scolari la sognassero di notte, ci sarebbe qualche cosa di diverso nelle vostre classi?

Impossibile dicevano i vecchi pedagogisti…Parlate loro di giocare, ma non di lavoro: essi non lo amano.

Ma organizzate la cooperativa scolastica, quella società di bambini che si forma spontaneamente quando si tratta di costruire una capanna degli indiani; date ai vostri scolari strumenti di lavoro, …la scuola diventerà allora quel cantiere dove la parola “lavoro” prenderà tutto il suo splendore morale, intellettuale e sociale, in seno al quale il bambino non si stancherà mai di cercare, di realizzare, di sperimentare, di conoscere e di procedere, concentrato, serio, riflessivo, umano!
E l’educatore allora si farà a sua immagine.

Il Bambino Autore: un progetto di comunicazione in rete tra scuole … e molto di più...
… una rete telematica che consente di usare Internet come uno spazio di interazione sociale e di collaborazione a distanza (Calvani e Rotta, 1999; 2000; Rossi, 2000).

Nel dare vita all’esperienza del Bambino Autore gli insegnanti si sono ispirati alla pedagogia cooperativa di C. Freinet.
La società e la scuola oggi si trovano in un momento di passaggio segnato dalla rivoluzione digitale.
Anche Freinet si era trovato in un sistema scolastico che si reggeva sulla lezione trasmissiva e sul libro scolastico, da qui l’esigenza di dare un significato diverso al lavoro didattico che promuovesse negli studenti conoscenze e competenze tali da attrezzarli adeguatamente rispetto alle trasformazioni sociali in corso.

La scrittura collaborativa

Freinet sosteneva che si doveva partire dal pensiero del bambino e dal valore comunicativo del testo. Nel caso della scrittura bisognava iniziare dai testi liberi, per poi stamparli, distribuirli ai compagni e anche alle classi di altre scuole. In questo modo il bambino non scriveva per il maestro, come succede anche ora, ma per i compagni con cui doveva comunicare.

La corrispondenza scolastica è una intuizione freinetiana e anche in questo caso si tratta di una straordinaria anticipazione di quanto poi sarà favorito dalla nascita di Internet e dalle comunità scolastiche anche internazionali come nel programma Comenius della Comunità Europea e da Twinning.
Se per Freinet la corrispondenza scolastica è funzionale ad imparare a leggere e a scrivere, per corrispondere i bambini devono scrivere e in questo caso la scrittura è resa necessaria non da una consegna astratta, ma dall’esigenza concreta di comunicare con la classe corrispondente.

Le attività didattiche proposte all’interno del Bambino autore sono strutturate in modo tale che i processi di apprendimento dei bambini passino attraverso luoghi di interazione ben definiti e che modificano in modo esemplare il classico setting d’aula:
la classe, organizzata per gruppi collaborativi, all’interno della quale si sperimentano modalità comunicative finalizzate alla progettazione/produzione di materiali multimediali mettendo in gioco, a livello trasversale, competenze disciplinari e di natura extrascolastica e acquisendone di nuove e più elevate;
il web, che diventa luogo di interscambio sul piano progettuale, di interpretazione e negoziazione di codici espressivi e relativi significati, di cooperazione nella realizzazione di un prodotto comune.

Il progetto “Il bambino autore” offre quindi molte opportunità di collaborazione tra gli alunni che vi partecipano, attraverso le sue attività pensate per tutte le fasce d’età della Scuola Primaria e alla fascia dei grandi della scuola dell’Infanzia.
Le attività sono organizzate in modo che i partecipanti sperimentino, attraverso la condivisione, prima in classe e poi in rete, il piacere della comunicazione delle proprie idee. Nello stesso tempo si rendono conto che ciascuno può discutere, rivedere, integrare quanto proposto da altri coetanei e insieme cooperare per realizzare un lavoro condiviso e comune a tutti.
Nell’esperienza quasi ventennale di attività, le scuole che vi partecipano hanno sviluppato esperienze formative caratterizzate da veri e propri “ambienti di didattica cooperativa in rete” mettendo a disposizione dei ragazzi diversi strumenti comunicativi e di lavoro: inizialmente e-mail, ora webforum, attraverso cui le classi partecipanti si costituiscono come comunità di collaborazione per elaborare i propri “prodotti di conoscenza”, ovvero storie cooperative, …disegni a più mani…procedure .. ecc…. in base alle diverse attività del Progetto.

La prospettiva teorica da noi prevalentemente adottata si ispira al costruttivismo sociale (Boscolo, 1997, Varisco, 2000, Bereiter, 2002).
La metafora del costruttivismo (Nelson, 1996) ritrae “.. gli esseri umani, sia a livello individuale che collettivo, come agenti costruttori della propria esperienza.”
Così i bambini e i ragazzi, nella rete Bambino Autore, costruiscono significati, comprensioni, interpretazioni, formulano domande e risposte, lavorano sull’anticipazione, imparano ad argomentare le proprie idee e intenzioni, sviluppano progetti, sperimentano processi metariflessivi…
L’utilizzo di tale approccio assume, come rilevanti, quattro principali aspetti:
– la progettazione di un ambiente di apprendimento allargato non autoreferenziale in grado di sostenere l’interazione cooperativa in presenza e di promuovere la comunicazione in rete
– la visione dell’apprendimento come costruzione di conoscenza, attraverso l’elaborazione di significati condivisi,
– la predisposizione di compiti significativi e motivanti, perché adeguati ai partecipanti in relazione al target d’età previsto dalle attività del Progetto,
– il ruolo centrale di comunità, che fa assumere al progetto Bambino Autore un’identità di comunità d’apprendimento.
All’interno delle varie attività proposte dalla rete Bambino Autore, gli scambi messi in atto durante i momenti di cooperazione educativa in classe e in rete si svolgono lungo due dimensioni:
a) una dimensione conoscitiva, che riguarda la conoscenza relativa ad un particolare dominio e la meta-conoscenza ad esso connessa. Sono comprese in questa dimensione:
tutte le forme di costruzione cooperativa di prodotti inerenti le singole attività Bambino Autore;
tutte le forme d’interazione alla soluzione di problemi didattici propri delle attività stesse;
le discussioni in classe e nei forum, che aiutano la risoluzione di determinati problemi attraverso la negoziazione comunicativa, il tutto senza la richiesta formale di interpellare esplicitamente l’insegnante di classe o il coordinatore di attività, che fungono solo da supervisori e facilitatori comunicativi.
b) una dimensione sociale e motivazionale, che riguarda gli aspetti legati al “fare comunità” in classe e in rete come:
gli scambi formali e informali tra alunni e tra classi, in cui rientrano gli scambi di informazioni e prodotti per sviluppare ogni mission richiesta dalle varie attività Bambino autore,
la necessità dei bambini di comunicare per chiarire i punti di sviluppo durante le fasi previste nelle singole attività,
il controllo della correttezza delle proprie interpretazioni,
la consultazione dei forum di discussione per leggere le risposte di altri studenti alle proprie domande,
le conversazioni in classe e in rete per disporre di punti di vista diversi sui vari problemi.
Inoltre la riflessione indotta dagli scambi all’interno della comunità d’apprendimento Bambino Autore può, in aggiunta, essere occasione, per il gruppo e per ciascun alunno, di revisione delle proprie strategie e può portare a sviluppare forme di metacognizione in grado di rendere più efficace l’apprendimento.
Quindi l’apprendimento cooperativo fa riferimento ad elementi di costruzione sociale della conoscenza, inserendosi nel più vasto contesto della formazione in rete.
In anticipo sull’emanazione delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 2012, il Bambino Autore si è posto fin da subito l’obiettivo di spostare l’attenzione dal bambino che impara ad utilizzare il computer al bambino che utilizza il computer per fare attività didattica secondo una pedagogia basata sulla comunicazione e sul cooperative learning.

L’accordo di rete
Allo scopo di rendere più funzionale alle scuole il progetto, nel 2003 le scuole aderenti hanno costituito una rete come previsto dall’art. 7 del DPR 275/99 (Regolamento Autonomia delle istituzioni scolastiche), che consente accordi e convenzioni tra le istituzioni scolastiche per il coordinamento di attività di comune interesse, ai sensi e per gli effetti dell’art. 15 L. 241/90.
Viene individuata come scuola capofila l’ICS Copernico che ha dato inizio all’esperienza che ha portato al presente accordo.
Tutti gli anni verrà redatto un progetto da inserire nel Piano dell’Offerta Formativa di ogni scuola nel quale saranno illustrate:
l’utilizzo delle risorse professionali e la loro ripartizione fra le istituzioni scolastiche aderenti,
le risorse finanziarie da mettere a disposizione del progetto da parte di ogni istituzione scolastica che potrà attingere dal fondo d’Istituto e da finanziamenti esterni,
le attività di monitoraggio;
L’organo responsabile della gestione e del raggiungimento delle finalità del presente accordo viene individuato nella “Conferenza di servizo”, così come disciplinata dall’art. 14 L. 241/90.
Per la realizzazione delle attività di progettazione e realizzazione di quanto stabilito nel progetto approvato annualmente, le istituzioni Scolastiche definiranno di comune accordo le risorse finanziarie da attingere al fondo d’istituto per il pagamento agli insegnanti delle ore eccedenti ritenute necessarie.

Convenzione con l’ Università di Milano Bicocca
Nell’anno 2004, dopo la partecipazione del Bambino Autore ad un Convegno realizzato dall’Università Bicocca sulla riforma della scuola Elementare, il Prof. Paolo Ferri si dimostra interessato ad una possibile collaborazione tra l’Università e la rete del Bambino Autore. L’interesse comune, oltre che per motivi pedagogici, nasce anche dalla constatazione che sia il Bambino autore sia L’Università stanno realizzando una piattaforma LMS basata su Docebo.
Si dà il via quindi alla seguente convenzione dal titolo:
IL BAMBINO AUTORE costruire conoscenza in aula e attraverso la rete, MONITORAGGIO E SVILUPPO DI UN PROGETTO IN CORSO.

L’Università e il Bambino Autore convengono di stabilire un rapporto di collaborazione scientifica nel settore delle tecnologie digitali applicate alla didattica dell’infanzia e della scuola primaria, nell’ambito del progetto sulla comunicazione in rete tra scuole attraverso una piattaforma e-learning open-source al fine di sviluppare le seguenti attività:
supervisione scientifica, pedagogica e tecnologico-didattica del Progetto e confronto con altri casi analoghi reperibili nella letteratura scientifica sull’argomento;
inserimento di alcuni studenti in “tirocino”, presso il corso di Laurea in Formazione Primaria per monitorare e analizzare le attività del progetto;
attività di affiancamento alla funzione docente su attività relativa alla comunicazione in presenza e a distanza e al Cooperative learning;
elaborazione di strumenti quali-quantitativi (interviste in profondità, focous group, questionari, riprese e osservazioni video ), per il monitoraggio in itinere e la verifica finale delle attività del progetto;
consulenza tecnologica per l’adattamento ai contesti della didattica nella scuola dell’infanzia e primaria della piattaforma software.

La finalità

Il monitoraggio e la valutazione dell’esperienza del progetto IL BAMBINO AUTORE avverrà secondo la metodologia dell’etnografia visuale dialogica al fine di:
mettere in evidenza gli aspetti significativi e le criticità dell’esperienza in atto;
individuare possibili sviluppi del progetto con una specifica attenzione al ruolo dell’adulto nella moderazione delle esperienze dei più piccoli (bambini della scuola dell’infanzia e dei primi anni di scuola primaria).

Lo sviluppo/implementazione e l’adattamento della piattaforma per l’apprendimento cooperativo dei più piccoli in collaborazione con Docebo SRL.

La sperimentazione della nuova piattaforma nelle scuole attualmente coinvolte nel progetto.

Lo studio di fattibilità per il coinvolgimento nel progetto di altre realtà territoriali contigue.

Per illustrare il progetto è stata indetta una conferenza che si è tenuta il giorno 11 giugno dalle ore 10 alle ore 13 presso la sala La pianta di Corsico.

Le Indicazioni Nazionali
Nelle Indicazioni Nazionali si dà ampio spazio ad un nuovo modello di Ambiente di apprendimento che partendo dall’idea che il bambino giunga a scuola competente e non come un vaso vuoto da riempire di contenuti come la scuola è abituata a pensare, valorizzi l’esperienza e le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi saperi. Attraverso una didattica laboratoriale si favorisce l’esplorazione e la scoperta e si incoraggia l’apprendimento collaborativo, la dimensione sociale dell’apprendimento, e l’ uso delle tecnologie digitali. Si deve inoltre promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere attraverso l’ operatività, il dialogo e la riflessione su quello che si fa.

Eventi

Negli anni a venire molti sono stati gli eventi a cui il Bambino Autore ha partecipato; ricordiamo i più importanti:
2004 Expo
2004 Convegno di Infoscuola, Pisa
2004 Presentazione del progetto all’Università di Milano Bicocca e stipula di una Convenzione
2006 Didamatica, Cesanatico
2006 Presentazione del progetto all’Università Kore di Enna e stipula di una Convenzione
2006 Uscita del Libro collaborativo Il Bambino Autore
2006 Partecipazione al progetto europeo ARION con 11 Dirigenti Scolastici Europei
2007 Incontri con la Matematica, Bologna
2007 Convenzione con l’Acquario di Milano per la realizzazione dell’attività: L’allegra regione di Acquaterra
2008 Partecipazione e vincita al concorso scolastico softwarelibero@scuola
2008 Invito per uno stand allo SMAU
2008 Media Expo, Trescore Cremasco
2008 TECHNOLOGY ENHANCED LEARNING, Parma
2009 II Congresso Nazionale CKBG, FORMAZIONE, INNOVAZIONE E TECNOLOGIE
2009 Convegno a Santa Maria Maggiore, Verbania
2010 Partecipazione e vincita del bando INNOVASCUOLA
2012 Risignificare parole e pratiche nei luoghi dell’infanzia, Montecatini

Documentazione delle attività svolte

Tutti gli anni i lavori realizzati durante l’anno erano inseriti in un CD che veniva distribuito a tutti i bambini che avevano partecipato (più di 2000 copie).

Feste
dal 2001 al 20012 ogni anno si realizzava una festa con i bambini che avevano partecipato, tutti gli anni la festa veniva svolta in un Comune diverso:
2001 Corsico,
2002 Basiglio
2003 Trezzano
2004 Rozzano
2005 Buccinasco
2006 Corsico
2007 Pavia
2008 Milano
2012 Corsico

Ecco alcuni messaggi lasciati dai genitori sul “Grande libro della festa”:
– grazie per questo grande progetto e la passione con cui è stato sostenuto. Comunicazione, collaborazione, democrazia, fantasia, amore!
– Mi piace moltissimo il lavoro che avete fatto. Continuate così!
– un grazie a tutti gli insegnanti che riescono ancora a suscitare nei bambini interessi e curiosità sempre più belle.
– grazie per avere dedicato il vostro tempo ai nostri bambini
– Grazie per l’impegno e la passione… cosa rara di questi tempi!

Terminiamo questa breve storia del Bambino autore con un secondo brano tratto anche lui da “I detti di Matteo” di C. Frenet

Un giovane cittadino voleva rendersi utile nella fattoria dove era ospite e decise di portare il cavallo all’ abbeveratoio. Ma il cavallo si rifiutava e voleva condurre il cittadino verso il prato. “Ma da quando in qua i cavalli comandano? Tu verrai a bere, te lo dico io!” e lo tira per la briglia e lo spinge malamente. La bestia avanza verso l’abbeveratoio. “Forse ha paura -pensa il giovanotto- se l’accarezzassi…? Bevi ! Prendi…”Nulla da fare e il giovane urla : “Tu bestiaccia berrai ” Il cavallo storce il muso e nitrisce, soffia, ma non beve. Arriva il contadino Matteo e gli dice :”Tu credi che un cavallo si tratti così. Ma lui è meno bestia di qualche uomo, lo sai? Tu puoi ucciderlo, ma lui non berrà. Tempo perduto, povero te!” “Come fare allora?” Si vede bene che non sei un contadino. Non hai capito che il cavallo non ha sete nelle ore mattutine e ha invece bisogno del’erba medica. Lascialo mangiare a sazietà e dopo avrà sete. Allora lo vedrai galoppare verso l’abbeveratoio. Non aspetterà che tu gli dia il permesso. Non si può cambiare l’ordine delle cose: se si vuol far bere chi non ha sete si sbaglia.
“Educatori, siete al bivio. Non ostinatevi nell’errore di una “pedagogia del cavallo che non ha sete”, ma orientatevi coraggiosamente e saggiamente verso “la pedagogia del cavallo che galoppa verso l’erba medica e l’abbeveratoio.